ISTRUZIONI PER L'USO

IL TALLONE D'ACHILLE è pensato per scrivere libri, direttamente su questo blog. Qui comincia l'Eredità di Michele, l'ultimo scritto. Il precedente è stato interrotto, si vede che doveva maturare. Qui trovate IL primo LIBRO, col suo indice ed i post che lo compongono.
I "libri" raccolgono commenti, critiche e suggerimenti di chiunque voglia partecipare con spirito costruttivo. Continuano un percorso iniziato con le Note scritte su Facebook , i cui contenuti sono ora maturati ed elaborati in una visione d'insieme, arricchiti da molti anni di esperienze diverse e confronti con persone diverse.

I Post seguono quindi un percorso logico che è bene conoscere, se si vuole ripercorrere il "discorso" complessivo. Naturalmente è possibile leggere singoli argomenti ai quali si è interessati. Argomenti spot - che spesso possono nascere dall'esigenza di commentare una notizia - saranno trattati in pagine dedicate.

Buona partecipazione!


GREEN ECONOMY + FINANZA = FREGATURA

Un amico mi manda questo articolo: 

L'idea britannica per l'efficienza in edilizia senza far spendere i cittadini. 

L'articolo illustra bene la proposta (ristrutturazione edilizia per rendere le vecchie abitazioni più efficienti nel consumo di energia); avvisa onestamente che qualche aspetto potrebbe essere criticabile; chiude con un preciso invito: " la misura sembra veramente interessante e magari si potrebbe pensare di replicarla anche in Italia." Leggetelo, per favore. Perché sono convinto che sia scritto da persone oneste che desiderano il bene comune.

Tutto sommato, la proposta sounds good! Come dicono gli Inglesi, "suona bene".

Dobbiamo fare, però, una cosa che non ci viene spontanea, perché il sistema mediatico ci ha disabituato a fare: analizzare il tema dal punto di vista degli interessi in gioco (che vuol dire fare politica). 

Mettiamoli meglio a fuoco, questi interessi: il beneficio per la collettività, i costi finanziari, i benefici finanziari. 

Il beneficio reale di questo intervento è dato, per tutta la collettività: dal risparmio energetico; dalla limitazione di emissioni nocive; dalla creazione di lavoro. Tutto bene, l'intervento di ristrutturazione va fatto, su questo non c'è dubbio.


Vediamo però come ripartire costi e benefici, considerando che c'è lo Stato di mezzo, e la legge. Stato e legge che (come insegnavano alle elementari, quando insegnavano educazione civica) sono li per evitare prepotenze a danno dei soggetti più deboli.

Il costo degli interventi  è pagato quasi esclusivamente dai cittadini proprietari di casa, salvo "agevolazioni" per casi particolari.

Il vantaggio economico, invece, andrà tutto ai signori del consorzio. In particolare:

- Alle ditte che eseguono gli interventi, ed ai loro operai. Questo va senz'altro bene. E' cosa buona e giusta. Va precisato, però, che va tanto più bene quanto più queste ditte sono di dimensione piccola e locale. Relazione inversamente proporzionale, da tener ben presente. Piccolo, comporta necessariamente una maggiore intensità di lavoro e una minore intensità di capitale. Cosa vogliamo remunerare meglio, in un periodo in cui c'è tanta disoccupazione, il lavoro (dipendente e autonomo, non cambia) oppure il capitale? Leggiamo i nomi dei soggetti che appaiono nel progetto, e pensiamo a questo rapporto, fra lavoro e capitale. 

- Altro aspetto, ancora più grave: la massima parte del vantaggio economico di tutta l'operazione, attenzione attenzione, va a finire alla finanza. Basta guardare i soggetti coinvolti, per farsene un'idea  ... "tra i membri ci sono British Gas, Carillion, E.ON, EDF Energy, Goldman Sachs, HSBC, Insta Group, Kingfisher, Linklaters, Lloyds Bank, Mark Group, npower, PwC, RBC Capital Markets eSSE." 

Quando ci sono questi soggetti, deve scattare l'allarme. 

Andiamo a vedere la loro parte di guadagno, ed ecco che salta fuori la fregatura, nascosta in quel tasso d'interesse, che è altissimo e ingiustificabile: 7,67%.

E' altissimo, perché l'inflazione è attorno al 2%, e il tasso della banca centrale è vicino allo zero (0,5%). Entrambi troppo inferiori.

Questo vuol dire che per tutta la durata dell'ammortamento, le banche e le finanziarie che intervengono avranno un guadagno compreso fra il 5 ed il 7%. 

Facciamo un esempio numerico, tradotto in soldoni, che aiuta a capire.

Costo dell'intervento sulla casa del sig Rossi: 25.000 sterline (o euro, per intenderci).

Guadagno delle aziende e dei lavoratori che eseguono la ristrutturazione: 25.000.

Potremmo fermarci qui, ed avere tutti felici e contenti. Il Sig Rossi spende 25.000, con i quali paga l'azienda, che remunera l'imprenditore e i dipendenti. In cambio della spesa, oltre ad aver contribuito a migliorare la qualità della vita di tutti, avrà un risparmio economico importante sulla bolletta energetica, per tutti gli anni a venire.

Come quantificarlo, lo vedremo dopo. Comunque è un guadagno economico sicuramente importante, che misura il reale risparmio di energia ottenuto grazie ai lavori di ristrutturazione (gas, gasolio, elettricità e quant'altro necessari al fabbisogno energetico della casa, ora in minor quantità).


Capita, in questo periodo di crisi, che il sig Rossi si ritrovi, guarda caso, a corto di liquidi (ne conoscete qualcuno?). E uno pensa: ti aiuterà lo Stato, visto che c'è in ballo un interesse collettivo a salvare il pianeta e a risparmiare sui consumi di energia. 

No. Ti "aiuta" la finanza, e un po' le multinazionali della green economy.
Il guaio è che, essendo privati, pensano solo al profitto. E lo vogliono esageratamente alto.

Vediamo in questi casi cosa succede al signor Rossi. 

Il titolo dell'articolo, influenzato dagli slogan che mettono in giro i signori della finanza, lascia intendere che lui non deve cacciare un centesimo (cosa ti aspetti quando leggi: senza far spendere i cittadini?). 

In realtà lui pagherà, per un periodo che va dai 5 anni in su, probabilmente 15-20 anni, il 7,67% all'anno su tutti i 25.000. Comode rate, che gli verranno trattenute direttamente dall'ente energetico sulle bollette... e la bolletta resterà sempre eguale.

Come viene calcolato il 7,67%? Non lo so. Però lo immagino: vuoi vedere che, dopo attente analisi e studi, è pari esattamente al valore economico della media del risparmio energetico + il costo di approvvigionamento dei fondi ?

Sapete perché è legittimo immaginarlo? Non perché sappiamo che sono cattivi e tendono per natura a fregare (che comunque è vero). Perché c'è la prova del nove: zero risparmi sulla bolletta del cittadino. Al massimo, risparmi trascurabili.

Tutto il vantaggio economico dell'operazione va a finire esclusivamente alla finanza ed alle multinazionali: ci possiamo scommettere che una parte andrà alle grandi aziende coinvolte nella realizzazione degli interventi. Si, perché quando sei grande non è che sei efficiente: hai solo più potere negoziale. Quindi, (per interessi pari al 7,67% di 25.000 per il periodo che va dai 5 ai 20 anni, cioè pari a 9.500 - 38.350, meno il costo finanziario delle coperture che sarà al massimo 1.875 - 7.500), finanza e multinazionali - molto furbe e poco green - si spartiranno in 20 anni 30.850 euro o sterline per ogni sig Rossi a corto di liquidi.

A lui, resterà, buona consolazione, la consapevolezza di aver contribuito a salvare il pianeta. E' cosa buona. Senz'altro. Ma non deve essere usata per non fargli pensare che, in realtà, ha un sacrosanto diritto anche a qualcosa di più. Il vantaggio economico, che qualcuno gli sta elegantemente sfilando.

E lo Stato, che fa?

Si, perché lo Stato, di mezzo in questa operazione, c'è eccome: scrive le leggi.

Questi interventi di ristrutturazione saranno resi praticamente obbligatori dalla legge che vieta di affittare o vendere le case che non saranno messe a norma. Interventi normativi che saranno venduti come "sensibilità ambientale" da parte di politici corrotti, o ignoranti.

In pratica: la legge obbliga i cittadini a trasferire i benefici alle banche private.

Non pensiamo allora, cittadini, che sarebbe proprio venuto il momento di darci un taglio, con questa finanza di rapina?

Quello che è giusto fare, in questo caso, è esattamente il contrario: 

da uno Stato che si rispetti, dobbiamo pretendere che nei contratti vengano tutelate le parti deboli, non le parti forti (e furbe). 

Da uno Stato che si rispetti, ci vogliamo aspettare che per legge vengano obbligate (e questa volta esplicitamente) le banche del consorzio a finanziare l'intervento al tasso base della banca centrale (in Inghilterra 0,5) + al massimo un 1% per remunerare costi e rischi : in tutto, un più congruo 1,5%, altro che 7,67%.

Perché uno stato che si rispetti, sta dalla parte dei cittadini, non delle banche private!

Con un intervento del genere, l'utile economico dell'operazione - che è pari in 20 anni a 38.350 (7,67%)  -  7.500 (1,50%) = 30.850) andrebbe a finire nel risparmio delle bollette del sig. Rossi, anziché ad ingrassare gli utili della finanza. La capiamo la differenza, si? 

Lo Stato è fatto da persone. E se quelle persone vengono dagli ambienti della finanza, e da quegli ambienti hanno tratto vantaggi e potere, potranno mai fare i nostri interessi? 

4 commenti:

  1. grazie, cercherò di far girare quest'articolo :)
    è esattamente quello che pensavo. E' successo per il fotovoltaico in Italia, lo stato aveva messo dei paletti alle banche, per incentivare veramente la piccola produzione, i mutui stipulati dovevano essere euribor + 1%, ma quando le banche che avevano stipulato gli accordi si sono accorte che c'era una gran richiesta e potevano guadagnarci molto di più, hanno cominciato a stipulare mutui a tasso normale... senza che lo stato intervenisse in alcun modo per tutelare i cittadini

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  2. il livello del tasso d'interesse fa infatti la differenza, ed è sostanziale.

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  3. certo che è così Guido! Green economy=fregatura!!! Grande fregatura...

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  4. Non necessariamente, Giuseppe. La Green Economy potrebbe essere una cosa veramente buona.

    Purtroppo certi processi vengono quasi inevitabilmente avvelenati dagli interessi della finanza. Così, questa si viene a prendere tutti i benefici. Senza contare che, per ingordigia, tende a far approvare anche progetti discutibili sotto il profilo ambientale.

    Il nemico della nostra pace sociale è nella grande dimensione aziendale, in particolare nella finanza.

    E' l'equazione Green Economy + finanza che porta certamente alla fregatura.

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