ISTRUZIONI PER L'USO

IL TALLONE D'ACHILLE è pensato per scrivere libri, direttamente su questo blog. Qui comincia l'Eredità di Michele, l'ultimo scritto. Il precedente è stato interrotto, si vede che doveva maturare. Qui trovate IL primo LIBRO, col suo indice ed i post che lo compongono.
I "libri" raccolgono commenti, critiche e suggerimenti di chiunque voglia partecipare con spirito costruttivo. Continuano un percorso iniziato con le Note scritte su Facebook , i cui contenuti sono ora maturati ed elaborati in una visione d'insieme, arricchiti da molti anni di esperienze diverse e confronti con persone diverse.

I Post seguono quindi un percorso logico che è bene conoscere, se si vuole ripercorrere il "discorso" complessivo. Naturalmente è possibile leggere singoli argomenti ai quali si è interessati. Argomenti spot - che spesso possono nascere dall'esigenza di commentare una notizia - saranno trattati in pagine dedicate.

Buona partecipazione!


INDIPENDENZA DELLE BANCHE CENTRALI - VERGOGNA DELLE ISTITUZIONI




La FED continua nella sua politica "espansiva", ed i mercati esultano, con nuova euforia e nuovi massimi. I giornali riportano festosi la "buona novella"

Ma noi, dobbiamo esserne contenti?

In realtà, non c'è nulla di più ipocrita. Non saremo noi a trarne beneficio; noi che vorremmo vivere di un lavoro onesto e dignitoso; e neppure i cittadini americani in cerca di lavoro.

La FED continuerà a pieno ritmo a regalare soldi al sistema finanziario privato ed internazionale, acquistando direttamente titoli obbligazionari al ritmo di 85 miliardi al mese. Così facendo, continuerà a sostenere i prezzi "inflazionati" dei titoli, gonfiandoli in maniera innaturale. Questo tipo di inflazione (inflazione dei patrimoni finanziari, "asset inflation") si diffonde su tutti i prodotti del settore (titoli e derivati) assicurando, inoltre, una fonte di sostegno a tutti i mercati finanziari del mondo.

Infatti, basta osservare: salgono le borse ai massimi storici. Si restringono gli "spread". Badare bene: la FED non ha la sfacciataggine di comprare azioni o derivati, e tantomeno titoli di altri paesi... lo lascia fare al sistema finanziario (che è internazionale), ma E' CERTAMENTE CONSAPEVOLE di questa conseguenza, matematica e meccanica, come acqua che scorre in canali comunicanti. Questo è il sistema finanziario privato ed internazionale (che la FED ha contribuito a costruire): vasi comunicanti nel mondo dei mercati globalizzati. L'abbattimento delle barriere è servito a questo.

La sfacciataggine, l'offesa all'intelligenza, è la pretesa di poter motivare questa scelta con l'obiettivo dichiarato di voler rafforzare la garanzia di una "solida" crescita nell'economia reale e nell'occupazione. 

Come si fa a non vedere: quella liquidità non arriva all'economia reale e men che meno all'occupazione, se non in briciole insignificanti, perché non può. Il motivo è presto detto: i canali che legano i diversi mercati finanziari non sono più direttamente comunicanti con l'economia reale, come ci lasciano intendere. Comunque, lo sono infinitamente meno di quanto la "rappresentazione" mediatica e istituzionale ci vorrebbe far credere. Il sistema finanziario è oramai strutturato (e lo sarà sempre più) per indirizzare risorse sui mercati finanziari globali, a fare soldi con i soldi, ed è inevitabile la conseguenza: i soldi non possono arrivare agli investimenti necessari all'economia reale. 

C'è un conflitto di interessi enorme nella pretesa di lasciare la distribuzione delle risorse finanziarie per tutto il sistema socio economico (fatto di aziende, famiglie e enti) ad un sistema che è sostanzialmente privato ed internazionale e là dove è pubblico viene reso "autonomo" dalla responsabilità politica, con la famosa "indipendenza" delle banche centrali. 

Come se economia e finanza non avessero nulla a che vedere con la responsabilità della politica.

Se davvero le Istituzioni Pubbliche volessero far qualcosa per la produzione ed il consumo, per le aziende e per i lavoratori, insomma, per l'economia reale e per la società intera (che è esattamente il motivo per cui stanno li) dovrebbero usare quelle risorse finanziarie - create dal nulla e senza costi dalle banche centrali - per investirle DIRETTAMENTE nella produzione, nella creazione di lavoro e nel sostegno al consumo. Nulla lo impedisce, se non l'idea malevola che sia "sconveniente" farlo. 

L'ipocrisia massima è nell'atteggiamento del Governo, che predica la necessità di "controllare il bilancio", di "contenere la spesa", di usare "rigore nei conti". Perché, ci raccontano, sono queste le cose necessarie a garantire la ripresa e non, invece, gli investimenti e la spesa pubblica, presentati sempre più come orrori da evitare. Specialmente nell'Unione Europea, in cui l'austerità dei conti pubblici è divenuta una specie di religione, dogma indiscutibile. 

E così noi stringiamo la cinta ed i mercati festeggiano...

Non verrà mai la ripresa all'interno di questa cornice; men che meno l'aumento reale dell'occupazione, se non in quelle misure insignificanti (zero virgola qualcosa) che il sistema mediatico ed istituzionale ci sbandiera come vittorie magnifiche. Quel tanto che basta a far credere che sia necessario continuare a regalare soldi al sistema finanziario privato ed internazionale... che festeggia con i massimi storici e se la ride sotto i baffi della nostra sconcertante incapacità di vedere e reagire. 

Che prende coraggio, osservando la nostra apparente incapacità di capire e intervenire, per ipotizzare uno sfruttamento sempre più spinto, sempre più violento. Gongola, nel vederci distratti dalla Concordia che si raddrizza e dal governo che rischia di cadere per i capricci del cavaliere condannato. Tanto il Governo... non decide più nulla...

Per coloro che ancora nutrono qualche speranza sulla efficacia di questo sistema - e non si decidono ad intraprendere la semplice strada del recupero della sovranità (responsabilità diretta alle Istituzioni pubbliche, controllate democraticamente) -  è opportuna una riflessione sulla certezza, ampiamente comunicata dalla FED, che tutte le politiche di incentivazione finiranno nel momento in cui la disoccupazione dovesse iniziare veramente a scendere. Assurdo: il lavoro e la piena occupazione sono le uniche cose che consentono la creazione di "ricchezza reale" e quindi di potenziale aumento del benessere sociale... sono visti come "male da evitare". La "giustificazione" è che se tutti lavorano aumenta l'inflazione (quella al consumo). Per mantenere il potere d'acquisto dei ricchi, è bene che ci sia un congruo numero di disoccupati. Per evitare l'inflazione al consumo (che minaccia il potere d'acquisto dei ricchi), abbiamo reso le banche centrali indipendenti... ma loro si sono messe ad alimentare l'inflazione degli asset (che nessuno la misura.. nessuno ne parla... e fa tanto ma tanto comodo ai ricchi). Facendo godere i parassiti di tutto il mondo, felici di poter continuare a fare soldi con i soldi. 

E' nel nome del mantenimento del potere d'acquisto dei ricchi che lasciamo crepare i disoccupati, in questa società disumana.

Squisita questione di scelta politica.. altro che tecnica, finanza ed economia!

Amore, solidarietà, collettività. Valori derisi e demoliti sistematicamente, perché sono rivoluzionari: contrari agli interessi del potere costituito.



Questa è l'indipendenza delle banche centrali. Il permesso concesso loro di tutelare gli interessi della finanza internazionale, a scapito dei nostri. I governi che lo consentono hanno abdicato alla loro responsabilità di gestire l'economia e di garantire il nostro benessere.

Che rispetto meritano queste persone che indegnamente occupano le Istituzioni Pubbliche? Che - di fatto - tutelano con tutte le loro forze gli interessi di chi trae ricchezza e potere dai mercati finanziari, sottraendo risorse all'economia reale, mentre fanno di tutto per convincerci - e costringerci... con metodi sempre più violenti - ad accettare sacrifici e rinunzie? Che genere di "mostri" sono diventati?

Che rispetto merita questo sistema mediatico, che ripete acriticamente e vigliaccamente queste spudorate menzogne? I giornali specializzati, da esperti, NON POSSONO NON CAPIRE.

Non disperiamo, però: la soluzione è semplice: è sufficiente che le leve di governo dell'economia e della moneta vengano sottratte (assieme alla famigerata "autonomia" delle banche centrali) ai signori dei mercati finanziari, che sono privati ed internazionali, e restituite ai legittimi proprietari: le Istituzioni che rispondono direttamente e democraticamente al popolo sovrano.

L'inizio della nostra rinascita passa necessariamente per la fine del loro sistema e di queste assurde prepotenze.

E' questo l'unico vero motivo per il quale c'è tanta acrimonia e tanta tanta disinformazione sulle conseguenze presunte e immaginate dell'uscita dall'Euro e dall'Unione Europea: ci vogliono solo spaventare per continuare a fare i loro comodi. Convinciamoci di questo. 

E' infinitamente più facile gestire una ordinata uscita; un processo di ricostruzione della sovranità nazionale; un diverso ordine di rapporti internazionali... che non riuscire a far arrivare gocce di liquidità all'economia reale attraverso questo ingordo sistema finanziario privato ed internazionale: ci sta facendo morire di sete.

A noi, ad ognuno di noi, la responsabilità della scelta. Perché il giorno in cui capiremo, ed apriremo gli occhi, questo potere malsano si scioglierà come neve al sole. Come le favole che ci racconta.


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